Negli ultimi decenni sempre più spesso si è sentito parlare di “Medicina Alternativa”, “Medicina Complementare”, “Medicina Non Convenzionale”, espressioni che indicano pratiche terapeutiche diverse da quelle proposte dalla Medicina Accademica.

Conoscere questo mondo può essere interessante anche per capire che in realtà quello della Medicina Accademica e quello della Medicina Non Convenzionale non possono essere mondi distanti, ma anzi devono imparare a integrarsi per il massimo vantaggio di chi è alla ricerca del proprio stato di salute.

Le discipline che fanno parte della Medicina Non Convenzionale sono molte, ognuna con le sue specificità, le sue caratteristiche, le sue indicazioni.

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Omeopatia

L’Omeopatia è una tecnica terapeutica nata verso la fine del Settecento in seguito a osservazioni e sperimentazioni da parte del medico tedesco Samuel Hahnemann dell’azione di dosi estremamente diluite e dinamizzate di sostanze provenienti dal regno vegetale, animale e minerale.
Il principio di base dell’Omeopatia sostiene che in ogni individuo sia presente una sorta di energia, denominata Forza Vitale, che permette il mantenimento dello stato di salute e di equilibrio dell’organismo. La malattia originerebbe del turbamento di questo equilibrio e l’Omeopatia avrebbe lo scopo di stimolare i meccanismi di ripresa propri dell’organismo, in modo da prevenire o curare le malattie.
I rimedi da somministrare al paziente sono scelti considerando non solo la malattia in senso stretto, ma anche lo stile di vita del soggetto, il suo aspetto emozionale e comportamentale, occupandosi quindi più della persona malata che della malattia.
La prescrizione viene effettuata dal medico omeopata, il quale sceglierà i rimedi più adatti; essi potranno eventualmente essere affiancati da altri tipi di terapie, convenzionali e non. Infatti, l’uso della medicina omeopatica e quello della medicina ufficiale non dovrebbero mai essere contrapposti, ma bisognerebbe riuscire ad ottenere il massimo effetto terapeutico per il paziente, utilizzando i farmaci tradizionali quando ve ne sia effettiva necessità e sfruttando tutto il possibile beneficio derivante dai rimedi omeopatici.

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Omotossicologia

Nasce all’inizio del ‘900 grazie alle elaborazioni del dottor Hans-Heinrich Reckeweg. È considerata la disciplina a ponte tra la medicina omeopatica e la medicina accademica.

Omotossicologia significa “studio delle omotossine”, cioè delle sostanze endogene ed esogene capaci di provocare danni biologici.

L’Omotossicologia utilizza rimedi omeopatici combinati tra loro e sostiene l’organismo nei suoi naturali processi di detossificazione, fondamentali per ritrovare lo stato di salute.

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Fitoterapia

Consiste nell’uso di estratti di piante medicinali. È una terapia che affonda le sue radici in tempi lontanissimi e che è presente nella maggior parte delle Medicine Tradizionali.

I preparati fitoterapici si possono assumere sotto forma di decotti, tisane, estratti secchi, estratti fluidi, tinture madri, macerati glicerici, oleoliti…

Hanno meccanismo d’azione simile a quello dei farmaci tradizionali, ma sono di origine naturale e la loro azione è frutto di un fitocomplesso e non di un singolo principio attivo, come accade solitamente per i farmaci.

Presso lo Studio della Dott.ssa Moraglio è possibile effettuare visite di Medicina Non Convenzionale per adulti e bambini.

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